Si chiama Nuad Bo Rarn, e' il massaggio thailandese tradizionale, una vera e propria arte nata più di duemila anni fa, oggi insegnata e praticata in vere e proprie scuole. Per la precisione, questa tecnica fu introdotta, nel II secolo a. C., da un medico originario dell'india, Jivaka Jumar Bhacca, e comprendeva una scienza erboristica abbinata al massaggio e alla sauna.
Di ispirazione Buddista, basata su quattro colonne portanti Metta(amorevolezza),Karhuna (compassione) Mudita (gioire delle felicità altrui) e Upekkha (equanimità), alla base della sua medicina c'era una concezione dell'uomo considerato nella totalità di unione tra mente e corpo.
Bhacca immaginava l'uomo come un insieme di linee energetiche invisibili e ne disegnava i punti di pressione utili al suo funzionamento. Queste linee energetiche oggi sono chiamate sen in Thailandia, prana nadi in india e meridiani nella medicina cinese e costituiscono un secondo "corpo energetico" che esiste in parallelo al corpo fisico.
La matrice teorica nell'approccio all'uomo accomuna il massaggio thailandese allo shiatsu giapponese, all'agopuntura cinese, all'ayurveda indiano; ma nel massaggio thai cambiano in modo determinante il numero dei punti di pressione e il modo di premerli: con gli aghi, con le dita delle mani, con i piedi, con le ginocchia, in modo dolce o in modo più marziale.
Il massaggio thailandese ha scelto solo i punti più importanti per l'uomo e li ha suddivisi in dieci linee energetiche. Premendo questi punti, con le mani o con i piedi, è possibile alleviare il dolore o diminuire la "presa" delle malattie sui vari organi. Per chi si trova in thailandia e desidera provare questo massaggio deve scegliere le sale con l'insegna "massaggi all'antica" (traditional thai massage). Si trovano un po' dappertutto, anche nei principali alberghi.
I posti migliori rimangono comunque le scuole della citta di Chiang Mai nel nord della thailandia e Wat Pho, il più antico e vasto tempio di Bangkok, dove esiste la più famosa scuola di massaggio tradizionale. Qui si può avere un massaggio eccezionale praticato dagli allievi dei bonzi che insegnano e tramandano questa antica arte di generazione in generazione.
In un padiglione dello stesso Wat Pho si possono inoltre vedere i 60 disegni, fatti dipingere nel 1832 da re Rama III, che raffigurano il corpo, per metà nella parte frontale e per metà in quella posteriore, e le sue linee energetiche.